VOULEZ-VOU JOUER AVEC MOI CE SOIR

Dal testo alla scena: il dialogo

Formatrice: Silvia Marchetti



QUANDO

Sabato 15 giugno, ore 10.00-19.00

Domenica 16 giugno, ore 10.00-19.00

 

DOVE

Bottega delle Arti,

passaggio Teatro Osele - Trento

 

COSTO

150€ +20€ di quota associativa per chi non è associato Emit Flesti

 

INFO E ISCRIZIONI

Scrivere una mail a info@emitflesti.it


L’obiettivo è riuscire a riconoscere, costruire e restituire la complessità di un rapporto, cercando di aderire il più possibile ai personaggi e alla relazione che sviluppano sulla scena, prestando loro e sfruttando le caratteristiche fisiche e biografiche dell’interprete. Un lavoro che mette la relazione al primo posto, partendo da quella tra gli interpreti, stimolando la capacità di affidarsi al compagno, di lasciarsi sorprendere, sviare, ritrovare, ponendo freno all’istinto, timore o aspettativa di “risolvere da soli la scena”. Si è infatti sempre con qualcuno: il pubblico è lì con noi.

 

NELLO SPECIFICO

Il dialogo richiede una forte consapevolezza del tessuto generale del testo, una buona capacità di ascolto del partner e una grande chiarezza nelle intenzioni. Cercheremo di individuare insieme strumenti chiari di approccio al testo: partiremo da un’analisi accurata e specificamente pensata per il lavoro dell’attore, per poi spostarci sulle tecniche di interpretazione, accennando anche alle scelte di punti di vista, al lavoro sul piano emotivo, sul parlato, sull’attitudine fisica e il non verbale. Il focus muoverà dall’intenzione all’Azione nella battuta: il personaggio ha sempre qualcosa che lo muove, uno scopo, il tentativo di ottenere qualcosa che lo porta ad “Agire” anche solo attraverso la parola. Quando si dà concretezza all’azione, ecco che il corpo dell’attore diventa credibile, i pensieri più precisi ed emozioni (e quindi intonazioni) non sono più solo vuote imitazioni o mere espressioni tecnicistiche.

 

OBIETTIVI

Acquisire strumenti pratici di analisi del testo, finalizzati al lavoro attorale e a incrementare creatività e consapevolezza nell’approccio al dialogo.

Migliorerà la capacità di essere incisivi, generosi con pubblico e partner, accurati nella restituzione delle sfumature, concentrati e presenti nella scena.

 

COME LAVOREREMO

Risveglio fisico e un training d’ensemble. Faremo giochi teatrali per sviluppare l’attenzione reciproca, la reattività, la prontezza, la decisione.

Analisi del testo finalizzata alla scena. Lavoreremo sulla struttura drammatica della scena, sul linguaggio e la scrittura. Ricercheremo gli obiettivi dei personaggi e le intenzioni nei sotto-testi.

Lavoro individuale e col partner sul dialogo. Individueremo i “compiti degli attori” in funzione della scena e andremo ad agirli sul piano del parlato, dell’azione, dell’emozione e della relazione.

 

LA FORMATRICE

Silvia Marchetti, drammaturga e regista, si diploma al Corso Superiore per Attore di Prosa presso la Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”. Finalista al Fantasio Festival Internazionale di Regia Teatrale 2018, scrive testi di teatro contemporaneo. Il suo “Bianca come i finocchi in insalata” è selezionato dal Teatro Stabile di Torino durante ToFringe2018, segnalato a Inbox2018, partecipa a: Roma Fringe Festival 2019, Stazioni d'Emergenza 2018 - Teatro Galleria Toledo Napoli – Materiali Contemporanei, InScena New York 2019 e tuttora portato in giro per l’Italia e non solo.

Lavora come formatrice dal 1998 per diverse realtà teatrali. Ha insegnato, tra le altre, per la “Scuola di Teatro di Bologna - Alessandra Galante Garrone” e per la Scuola dell’Opera Italiana.

 

AVVERTENZE

Sarà cura della docente fornire i materiali testuali che gli allievi dovranno essere pronti ad affrontare. È necessaria e imprescindibile la memoria delle scene affidate.

 

MATERIALI

Scene dialogate da Le Diable en Partage di Fabrice Melquiot

Scene da La Veglia (Auntie and me) di Morris Panych

Ci approcceremo infine a Illusioni di Ivan Vyrypaev, lavoro che accenneremo e sarà lasciato agli allievi come materiale di studio e approfondimento autonomo.